Un brav'uomo è difficile da trovare by Flannery O'Connor

autore:Flannery O'Connor [O'Connor, Flannery]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Minimum Fax
pubblicato: 2021-04-26T22:00:00+00:00

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Un incontro tardivo col nemico

Il Generale Sash aveva centoquattro anni. Viveva con la nipote, Sally Poker Sash, che ne aveva sessantadue e che pregava in ginocchio ogni sera che il nonno vivesse fino al giorno in cui lei avrebbe conseguito il diploma. Il Generale se ne infischiava altamente del suo diploma ma non aveva mai dubitato che sarebbe vissuto fino ad allora. Era talmente abituato a vivere da non riuscire a concepire un’alternativa. La cerimonia per la consegna dei diplomi non coincideva precisamente con la sua idea di divertimento, anche se, come diceva Sally, volevano invitarlo a sedere sul palco in uniforme. Sally diceva anche che ci sarebbe stato un lungo corteo di insegnanti e studenti in toga ma che nessuno avrebbe mai potuto competere con un Generale in uniforme. Lui lo sapeva benissimo, la nipote poteva anche risparmiare il fiato, e quanto al corteo, avrebbe potuto marciare fino all’inferno e tornare, come se niente fosse. A lui piacevano le sfilate con i carri pieni di Miss America e di Miss Daytona Beach e di Miss Queen Cotton Products. Non se ne faceva nulla dei cortei e, per come la vedeva lui, un corteo pieno di insegnanti era micidiale quanto lo Stige. Comunque, era disposto a sedersi sul palco in uniforme per farsi ammirare dal pubblico.

Sally Poker non era altrettanto sicura che lui vivesse fino al suo diploma. Negli ultimi cinque anni non aveva mostrato nessun cambiamento visibile, ma lei aveva la sensazione di vedersi strappare di mano il suo trionfo, come purtroppo le era accaduto già tante volte. Aveva seguito i corsi estivi ogni anno, negli ultimi venti, perché quando aveva cominciato a insegnare, i diplomi non esistevano. A quei tempi, diceva, tutto era normale, ma da quando aveva compiuto sedici anni non c’era stato più niente di normale, e per le ultime venti estati, nel momento in cui avrebbe dovuto godersi il meritato riposo, aveva dovuto trascinarsi dietro un baule, nel caldo rovente, fino al magistero di stato; e anche se, al suo ritorno, in autunno, aveva continuato a insegnare esattamente come le avevano insegnato a non insegnare, il suo senso di giustizia non era stato appagato da quell’innocua vendetta. Voleva che il Generale fosse presente al suo diploma perché voleva mostrare a tutti qual era la sua classe sociale, oppure, come diceva, «tutto quello che c’era dietro di lei», e che invece non c’era dietro di loro. Questo loro non era riferito a una persona in particolare. Erano solo tutti i cafoni ripuliti che avevano mandato in rovina il suo mondo e stravolto le regole del vivere civile.

Aveva intenzione di stare su quel palco, ad agosto, con il Generale sulla sedia a rotelle alle sue spalle e di tenere la testa molto alta, come a dire: «Guardatelo! Guardatelo! Cafoni ripuliti, questo è il mio sangue! Un vecchio glorioso e integerrimo, un caposaldo degli antichi valori! Dignità! Onore! Coraggio! Guardatelo!» Una notte, mentre dormiva, urlò: «Guardatelo! Guardatelo!», girò la testa e lo vide seduto sulla sua sedia a

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